Beni per un valore di 90mila euro sono stati sequestrati a un leccese, ritenuto uno degli affiliati storici della Sacra corona unita, l’associazione di stampo mafioso operante fra le province di Lecce, Brindisi e Taranto, nella frangia neretina attiva nei territori dei comuni e delle marine di Nardò e Galatone (Lecce).
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Lecce ed è stato eseguito dalla Divisione Anticrimine, dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Nardò .Il destinatario della misura, ritenuto quale promotore di un’associazione dedita al narcotraffico, all’usura e al traffico di armi, è stato condannato, con sentenza di primo grado a 16 anni e 8 mesi.
Le indagini patrimoniali sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale temporale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniali anche del suo nucleo familiare, accertando che, pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue rilevanti disponibilità economiche, avrebbe accresciuto il patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti.
Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato 2 autovetture, 1 motoveicolo, 2 fabbricati, diversi depositi e PostePay.