ADN0697 7 CRO 0 ADN CRO NAZ CHIESA: VESCOVO CASTELLANETA, ‘NUOVO SCISMA DA ECCLESIASTICO CANTORE, NON E’ PIU’ IN COMUNIONE’ = Taranto, 14 nov. – (Adnkronos) – “Mi corre l’obbligo di precisare all’intero santo popolo di Dio di questa nostra Chiesa diocesana di Castellaneta e a me affidato che il reverendo Domenico Cantore non è più in comunione con la Chiesa Cattolica”. Così il vescovo della Diocesi di Castellaneta, in provincia di Taranto monsignor Sabino Iannuzzi in un messaggio rivolto ai fedeli, a proposito di un sacerdote che era già stato sottoposto a procedimento amministrativo nell’ambito del diritto canonico per comportamenti simili e che era già stato accusato di scisma. Secondo quanto si apprende Cantore, di Mottola, cittadina che fa parte della diocesi, si sarebbe convertito alla Chiesa Ortodossa. Inoltre sarebbe stato consacrato vescovo in Montenegro.
“Come Vescovo della Chiesa diocesana che è in Castellaneta, consapevole del triplice ufficio di insegnare, santificare e governare, in questo momento avverto forte il dovere di tutelare e difendere le persone a me affidate dall’unico e supremo Pastore, Cristo Gesù”, premette Iannuzzi citando anche il Preambolo al ‘Motu proprio’ di Papa Francesco, ‘Come una madre amorevole’ e i canoni del Codice di Diritto Canonico.
“La notizia che il Reverendo Domenico Cantore, in data 12 novembre 2023, abbia cercato ed ottenuto illegittimamente, senza mandato pontificio, una presunta ordinazione episcopale in una comunità ecclesiale non in comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana, mi rattrista molto in quanto, con questa presunta ordinazione episcopale, si è consumato un gravissimo atto di lacerazione della comunione ecclesiale da qualificare nuovamente come scisma”.
Il reverendo Domenico Cantore era già stato sottoposto ad un procedimento “ai sensi del canone 1720 del Codice di Diritto Canonico (Coc ndr) -ricorda il vescovo Iannuzzi nella sua nota- con decreto finale del 4 maggio 2022 a firma di sua Eccellenza monsignor Claudio Maniago, amministratore apostolico di Castellaneta (ora arcivescovo metropolita di Catanzaro Squillace ndr), in cui si dichiarava che il predetto chierico era incorso nella scomunica ‘latae sententiae’ per aver commesso il delitto di scisma”.
Il Decreto di scomunica fu notificato, dallo stesso Iannuzzi a mano, al diretto interessato nella sua residenza presso il cosiddetto ”Monastero San Nicola Taumaturgo” in agro di Mottola, fondato dallo stesso Cantore, il 22 giugno 2022. “Dopo la remissione della scomunica, avvenuta con mio decreto del 5 luglio 2022 – continua – ora si prende atto con grande rammarico che il Reverendo Domenico Cantore ha commesso, con reiterata responsabilità personale, un nuovo atto di scisma”. Di qui la dichiarazione che Cantore non è più in comunione con la Chiesa Cattolica.
“Pertanto, alla luce dei summenzionati gravi atti da lui compiuti pubblicamente, esorto vivamente tutti i fedeli a non partecipare alle sue celebrazioni o ad altre pratiche di culto poiché esse, come specificato, non sono espressione della comunione con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana”.