“La riforma in Puglia ha mostrato tutti i suoi limiti e sono stati disattesi gli obiettivi per i quali era stata attuata, sia in termini di razionalizzazione della spesa che nell’efficienza dell’attività. Ci sono territori come quello di Foggia, che anche a causa di una forte presenza criminale, sollecitano un tempestivo intervento. Per questo abbiamo chiesto alla commissione Giustizia il ripristino del Tribunale di Lucera”. Lo ha detto la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, ascoltata in audizione dalla Seconda commissione al Senato.
“È un’esigenza reale per alleggerire il carico processuale sul Tribunale di Foggia dove è diventato impossibile garantire l’attività. Basti pensare che questo tribunale conta attualmente in media una pendenza di 55mila procedimenti. Questo si traduce in un carico per magistrato di 2mila procedimenti (la media nazionale è di appena 500). A Foggia ogni magistrato ha un carico di lavoro quadruplicato rispetto agli altri”, ha sottolineato.
“Il ripristino inoltre sarebbe a costo zero, perché si potrebbe utilizzare per il nuovo presidio l’area del Palazzo di Giustizia di Lucera (che il Ministero utilizza già ma come magazzino)”, ha aggiunto.
“La sua collocazione permetterebbe di ridurre le distanze dando un segnale di vicinanza dello Stato e delle sue Istituzioni. A questo si aggiunge che a pochi metri dal Palazzo insiste anche la Casa circondariale che garantirebbe un’importante riduzione dei costi”, ha detto ancora.”Abbiamo rappresentato un appello accorato affinché questo territorio non sia lasciato solo. Nello stesso tempo la Regione ha garantito ogni forma di impegno economico per la riattivazione del tribunale soppresso”, ha concluso.
(Foto catalogo.beniculturali.it)