“Da una valutazione preliminare, ad oggi, non sono state rilevate significative criticità in relazione ai livelli degli inquinanti monitorati nelle centraline della Rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria e delle reti private gestite da Arpa esterne all’area industriale, anche, verosimilmente, in considerazione della breve durata dell’incendio, 10 minuti, e della direzione dei venti prevalenti nelle ore dell’evento”. È quanto riferisce Arpa Puglia, l’agenzia regionale protezione ambiente, in merito alla valutazione dei dati di monitoraggio dell’ente a proposito dell’incidente verificatosi lunedì scorso nello stabilimento petrolchimico della Società Versalis Spa, che si trova nella zona industriale di Brindisi.
L’impianto chimico del gruppo Eni è autorizzato all’esercizio dell’attività ai sensi dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia). E’ un impianto a rischio di incidente rilevante di ‘soglia superiore’, per il quale necessitano, quindi, particolari attenzioni (Direttiva Seveso). Nello specifico, la deflagrazione e l’incendio hanno interessato l’unità di purificazione etilene del reparto ‘Gas Phase – PE1/2’, in particolare la colonna ”V 2109” e, successivamente, ulteriori parti dell’impianto.
Arpa Puglia spiega di essere “subito intervenuta appena ne ha avuto notizia, unitamente ai Vigili del Fuoco di Brindisi, ed ha raccolto informazioni dal gestore, che ha riferito che la combustione è durata meno di 10 minuti e che non si erano verificati danni alle persone. Sarebbero intervenuti sistemi automatici di spegnimento”, continua l’Agenzia. “Si è altresì attivata subito la prima torcia di emergenza (RV401 ndr), poco dopo anche la seconda torcia (RV101C ndr)”.
Tecnici di Arpa Puglia del Dipartimento di Brindisi e del Centro Regionale Aria sono intervenuti nell’impianto sia nella giornata dell’evento che il giorno successivo, effettuando attività di sopralluogo e verifica. Arpa ha richiesto al gestore ulteriori documentazioni e relazioni tecniche dettagliate. È stata effettuata la verifica dei dati di concentrazione degli inquinanti ai camini, attraverso il Sistema di monitoraggio in continuo alle Emissioni (Sme) ed il controllo dei dati di qualità dell’aria, finalizzato a verificare eventuali effetti sulle concentrazioni di inquinanti, tra quelli rilevati dalle centraline delle reti di controllo di qualità dell’aria, derivanti dall’evento.
Nel comune di Brindisi sono attive e funzionanti 7 centraline di monitoraggio della qualità dell’aria che rilevano diversi parametri inquinanti, tra cui ossidi di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, benzene, Idrocarburi Policiclici Aromatici (Ipa) totali, e le polveri sottili PM10 e PM2.5.