Incidente stradale a Bari, aperta indagine sulla morte del 17enne Matteo Cappelluti. Oggi i funerali, “Fine umanamente ingiusta”

La Procura di Bari ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo dopo la morte dello studente 17enne Matteo Cappelluti, deceduto il 16 novembre scorso dopo essere caduto dalla sua moto mentre andava a scuola, al liceo Scacchi di Bari.

Su disposizione del magistrato inquirente, la Polizia locale ha sequestrato un’area di circa 55 metri quadrati, in corso Alcide De Gasperi, in cui è avvenuto l’incidente per stabilire, attraverso una consulenza tecnica, se vi sia un nesso di causaltà tra le condizioni non buone del manto stradale e la perdita del controllo della moto da parte del liceale. Sono stati anche sequestrati il casco e il ciclomotore della vittima ed è stata avviata l’audizione dei testimoni. Oggi, nella basilica di San Nicola, sono stati celebrati i funerali del 17enne.

Funerali di Matteo Cappelluti, Priore: “Fine umanamente ingiusta”

“Matteo, nell’apprendere la notizia che il 17enne del tragico incidente di giovedì scorso eri tu, i nostri cuori sono stati investiti da immensa tristezza e inconsolabile dolore. È ingiusto, umanamente ingiusto, che i sogni di un giovane che si è fatto voler bene da tutti, amante della vita, del mare, dello sport, della scuola, dei valori della famiglia vissuti nella fede, possano infrangersi sull’asfalto sconnesso di una strada”. Lo ha detto padre Giovanni Distante, priore della basilica di San Nicola a Bari dove nel pomeriggio di oggi sono stati i celebrati i funerali di Matteo Cappelluti, il ragazzo di 17 anni morto per le gravi ferite riportate in un incidente stradale avvenuto lo scorso 16 novembre. Il 17enne è morto il giorno dopo lo schianto nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Di Venere e la sua famiglia ha dato il consenso alla donazione degli organi.

“Ho telefonato subito ad un amico, medico nell’ospedale dove eri stato ricoverato, per sapere di te -ha proseguito padre Giovanni-. Mi ha risposto che soltanto un miracolo ti avrebbe restituito all’affetto dei tuoi cari. E abbiamo pregato in fiduciosa attesa”.

“Matteo oggi si realizza uno dei tuoi sogni da grande, quello di diventare pilota di aerei -ha continuato il priore-. Dal cielo, dove ora vivi, potrai pilotare le nostre vite, soprattutto quelle delle persone che, grazie alla compassione dei tuoi cari, che hanno permesso l’espianto e ai medici che l’hanno eseguito, potranno vivere e amare con la tua stessa energia di vita. Questo tuo ulteriore donarti, forse non riempirà completamente il vuoto che si è aperto” ma “aiuterà a saperti vicino, come lo sei sempre stato”. “Buon viaggio Matteo”, ha concluso padre Giovanni. 

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