A Taranto la nuova scuola di volo suborbitale

“Il valore economico potenziale dello spazio e dei voli suborbitali è enorme. Se riusciremo a portare parte di questo valore economico in Puglia, dipenderà dalla nostra capacità di creare un ecosistema fatto di formazione accademica, laboratori, start-up innovative, investitori pubblici e privati, agenzie spaziali, grandi aziende nazionali ed internazionali che già hanno indicato una strada verso la possibile conquista di nuove porzioni dello spazio”. Lo ha detto il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, inaugurando oggi al Castello aragonese di Taranto la seconda edizione, dopo quella del 2019, della Scuola sul volo suborbitale.

Iniziativa organizzata da Politecnico, Marina Militare, Enac, Aeroporti di Puglia e Distretto Tecnologico Aerospaziale, in programma fino a venerdì 15 settembre. Si tratta di una scuola unica nel suo genere, che non ha simili in Italia e all’estero, e che conta una cinquantina di iscritti tra dottorandi, ricercatori e giovani professionisti che lavorano nelle aree del volo suborbitale e, in generale, della Space Economy. Per tre giorni sarà coinvolto il Castello aragonese, sono poi previste le visite agli aeroporti di Galatina (14 settembre) e Grottaglie (15 settembre).

Questa mattina i saluti di presentazione con il videomessaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. “Come Politecnico di Bari -ha aggiunto il rettore Cupertino- vogliamo dare un contributo scientifico ad un tema di grande interesse. In questa fase, stiamo lavorando per contribuire a rendere operativo il volo suborbitale anche in Italia e l’aeroporto di Grottaglie rappresenta un caso di studio accademico, un laboratorio di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie e per la formazione di nuove figure professionali”.

Promo